Con la collaborazione dell'associazione di formazione no profit Smile Puglia e grazie a Fondimpresa siamo in grado di proporre un progetto formativo gratuito dedicato al settore "Trasporti e Logistica" dal nome "Prevenzione, Sicurezza, Innovazione per lo sviluppo delle imprese del settore dei trasporti". Per informazioni scrivere a This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.

Il piano formativo consente di rispondere ad alcune evidenti urgenze espresse dalle imprese:

  • Promuovere l‚Äôinnovazione di prodotto, di processo e organizzativa
  • Rafforzare la capacit?† di operare sul mercato internazionale
  • Favorire l‚Äôaggregazione e l‚Äôintegrazione tra imprese (partenariati e buone pratiche)
  • Integrare le tematiche connesse alla salute e sicurezza dei lavoratori con il potenziamento del sistema professionale delle imprese
  • Innovare i sistemi di competenze e delle prassi formative nelle imprese a livello settoriale/territoriale

Gli obiettivi del PIANO FORMATIVO

Intendiamo elaborare un piano formativo che sia in grado di affrontare diverse risposte formative riconducibili a due obiettivi:

  • la salute e la sicurezza
  • l‚Äôinnovazione dei processi produttivi del settore dei trasporti

Obiettivi formativi:

Obiettivi generali del Piano

Obiettivi formativi generali

Promuovere l’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa

Sviluppare competenze per la gestione e il monitoraggio dei processi.
Sviluppare ed aggiornare le competenze tecnologiche necessarie per supportare i processi di innovazione di prodotto.

Favorire l’aggregazione e l’integrazione tra imprese

Creare ambienti e competenze di apprendimento cooperativo che stimolano e rafforzano la cooperazione fra discenti di imprese diverse, comportamenti precursori di future collaborazioni fra imprese

Integrare le tematiche connesse alla salute e sicurezza dei lavoratori con il potenziamento del sistema professionale delle imprese

Sviluppare le competenze necessarie per diffondere un approccio sistemico e gestionale della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Integrare le competenze specifiche in materia di sicurezza e favorire l’acquisizione di specializzazioni e abilitazioni che consentono di migliorare i livelli di sicurezza in azienda.

Innovare i sistemi di competenze e delle prassi formative nelle imprese a livello settoriale/territoriale

Sviluppare dei percorsi formativi settoriali e di filiera integrando in tali percorsi tematiche e metodologie che innovano i sistemi di apprendimento nel settore e rafforzano la capacit?† di far crescere il patrimonio di conoscenze delle aziende partecipanti.
Proporre percorsi, modelli e strumenti formativi di riferimento per la filiera delle costruzioni.
Favorire il processo di trasferimento delle competenze, coinvolgendo quali attori della formazione i lavoratori over 45.

Promuovere misure, modelli e strumenti  di gender sensitive e di age management per il  trasferimento di competenze tra lavoratori over 45 e junior nell’ambito della  gestione delle risorse umane

Promuovere una cultura di conciliazione e di pari opportunit?† nelle organizzazioni attivando metodologie e tecniche di analisi, di emersione e assessment delle competenze, finalizzate al consolidamento di identit?† professionali di genere e di ruolo.

una proposta di MASSIMA DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE

Corso

Finalit?†

Contenuti

Il Preposto: Team leader del settore sicurezza

La figura del preposto costituisce un volano fondamentale per lo sviluppo di una vera cultura della sicurezza ed ?® di fatto quella di un team leader.
Il corso ha come obiettivo quello di fornire le conoscenze tecniche e normative gli obblighi derivanti dalle norme legislative in materia di sicurezza per poter cooperare alla realizzazione di un vero sistema organizzativo finalizzato alla gestione della sicurezza in impresa.

1)La sicurezza sul lavoro: il nuovo modello di prevenzione.
2)La normativa in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
3)I soggetti del sistema di prevenzione, ruoli e attribuzioni.
4)La valutazione del rischio:logica e modalit?†.
5)Le misure tecnico organizzative e procedurali per la prevenzione e la protezione.
6)I rischi specifici delle attivit?† edili.
7)Elementi e  tecniche di comunicazione.
8)Teambuilding e Empowerment per lo sviluppo di una cultura della sicurezza.

RLS: protagonista del miglioramento della sicurezza

L'obiettivo del corso ?® sviluppare le competenze del RLS, per renderlo protagonista del sistema di prevenzione, per contribuire al miglioramento del sistema di prevenzione e delle condizioni di lavoro.

1) Principi costituzionali, civilistici e penali.
2) La sicurezza sul lavoro: il quadro legislativo e il nuovo modello di prevenzione, i principali soggetti coinvolti ed i relativi obblighi.
3) Gli organismi di vigilanza e il sistema sanzionatorio.
4) La valutazione dei rischi e le misure di prevenzione.
5) L’organizzazione della sicurezza in azienda.
6) Prevenzione incendi e organizzazione delle emergenze.
7) Il medico competente e la sorveglianza sanitaria.
8) L’igiene nei luoghi di lavoro.
9) Elementi e  tecniche di comunicazione.
10) Il ruolo del rappresentante per la sicurezza.
11) Le attribuzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
12) Lo sviluppo del ruolo del RLS.

Promozione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: nuovi modelli

Far conoscere nuovi approcci alla salute e sicurezza sul lavoro che vanno oltre la normativa, con l’obiettivo di analizzare i problemi ed i rischi alla luce di differenti approcci legati al benessere organizzativo; l’ergonomia, la promozione attiva della salute

1) Organizzazione del lavoro e salute
.
2) Principi di ergonomia.

3) Promozione della salute e rischi psicosociali.

4) Informazione e comunicazione della sicurezza in azienda.

Modelli organizzativi per la gestione della sicurezza

Fornire ai responsabili della gestione della sicurezza e al personale coinvolto nell‚Äôorganizzazione della sicurezza in azienda, le conoscenze normative e legislative necessarie per poter seguire con sistematicit?† e accuratezza gli adempimenti cogenti.

1)Il D.lgs. 81 del 2008
2)I modelli di organizzazione e di gestione.
3)Il Documento di Valutazione dei Rischi e la sua gestione; modalit?† organizzative - gestionali.
4)Le prescrizioni in materia di prevenzione incendi.
5)L‚Äôadeguatezza degli ambienti di lavoro e gli obblighi normativi in materia di agibilit?† e idoneit?† tecnico-sanitaria.
6)L’articolo 30 del d.lgs.81/08.
7)La norma OHSAS 18001.
8)Le linee guida UNI – INAIL per la gestione della sicurezza in azienda.

Procedure  e buone prassi per la gestione della sicurezza

Fornire al personale aziendale che ricopre ruoli nell‚Äôorganizzazione per la sicurezza le conoscenze e le competenze necessarie per sviluppare e attuare l‚Äôinsieme di procedure richieste per una corretta gestione della sicurezza in azienda in conformit?† con le prescrizioni delle norme per la gestione della sicurezza.

1)La Documentazione del Sistema Sicurezza: la progettazione e lo sviluppo delle procedure lavorative.
2)Le attivit?† di formazione e sensibilizzazione dei soggetti coinvolti.
3)Gli audit interni ed esterni.
4)L‚Äôesecuzione di audit interni e analisi delle non conformit?† rilevate.
5)La gestione delle azioni correttive e preventive

Innovazione dei processi produttivi

Informare sul sistema di adempimenti previsto dalla normativa vigente sui rifiuti ( uno dei pi?? complessi e articolati) e la recente introduzione del sistema telematico per garantire la tracciabilit?† dei rifiuti. Si tratta di una svolta che impatter?† su oltre 500.000 imprese ed enti su tutto il territorio nazionale.

Il SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilit?† dei rifiuti)
Il Quadro Legislativo di riferimento
-   L'inquadramento della figura del produttore
-   quali enti e imprese devono obbligatoriamente utilizzare il SISTRI;
-     come ci si iscrive ed entro quali termini;
-¬†¬†¬†¬† che cosa cambier?† per le imprese e gli enti che producono rifiuti;
-     a quanto ammontano i diritti di iscrizione e i canoni del servizio;
-   come si preannuncia l'esigenza di avviare al recupero o allo
smaltimento un rifiuto;
-    quali sono e a che cosa servono i dispositivi elettronici che devono
essere acquisiti;
-   quali sono gli obblighi per gli operatori del settore;
-   I canoni del servizio
-¬†¬† Responsabilit?† e Sanzioni
-   Vigilanza e Controlli
-¬†¬† Il Mud 2010: novit?†
-   Le Semplificazioni per i piccoli produttori

Innovazione tecnologica  specifica del settore trasporti

Individuare e applicare metodi e soluzioni innovative per la gestione dei trasporti
Fornire elementi di conoscenze tecniche per la gestione di supporto al mobility management
Fornire elementi di conoscenze tecniche per la gestione del controllo flotte
Fornire elementi di conoscenza dei sistemi di context aware

1) Sensori e sistemi di rilevamento in cabina di guida 2) reti di distribuzione 3) localizzatori satellitari e individuazione cartografica 4) il sistema GPS 5) client e specicihce tecniche
6) architettura dei sistemi di context aware

Technical Solution

(Tec Sol)

Individuare soluzioni tecniche innovative applicabili negli ambiti di produzione per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza attraverso la logica del laboratorio d’apprendimento, dove al centro vengono messe le competenze e le esperienze dei partecipanti stessi, guidati da un facilitatore e con interventi di esperti interni ed esterni all’azienda.

  • Lavoro di gruppo e gruppo di lavoro
  • Tecniche di comunicazione
  • Il sistema di prevenzione: ruoli, attribuzioni e dinamiche
  • Elementi di progettazione e valutazione dei rischi
  • Gestire un cantiere
  • Formazione e informazioni: tecniche di progettazione e valutazione
  • I sistemi di gestione sulla sicurezza; principi di progettazione e verifica

Good Practices

(Go Pra)

Elaborare proposte di buone prassi, partendo da quelle eventualmente gi?† esistenti in azienda, e considerando le condizioni oggettive di produzione.

  • Le buone prassi: definizioni e principi
  • Analisi degli incidenti critici
  • Elementi di Project work

Information & Communication

(Info Com)

Elaborare e realizzare modelli e tools informativi per la diffusione di una corretta cultura della sicurezza in azienda.

  • Tecniche di comunicazione
  • Tecniche di improvvisazione
  • Elementi di stesura di script e story board

Piani aziendali  gender sensitive

Il corso si pone l‚Äôobiettivo di sensibilizzare il personale dipendente e i gestori delle risorse umane¬† sul¬†¬† ‚Äúgender diversity‚Äù con particolare riferimento alla gestione di piani aziendali di conciliazione; all‚Äôempowerment sociale; alla responsabilit?† sociale di impresa; alla valorizzazione delle competenze.
Si propone inoltre di far conoscere le misure di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro in  un’ottica di genere.

1) I riferimenti legislativi con particolare riferimento al D.Lgs 81/08 che diversifica l‚Äôapproccio alle problematiche di differenza di genere, e al recepimento della Direttiva 2006/54 CEE sulla parit?† di trattamento tra donne e uomini in materia di occupazione e impiego.
2) L’adeguamento alla disciplina comunitaria e i permessi per gli esami prenatali.
3) I rischi professionali e le malattie pi?? frequenti per le lavoratrici .
4) Le norme di tutela prevenzionistica della donna e della lavoratrice madre e le attivit?† vietate .
5) Accordo quadro europeo sui congedi parentali e sua trasposizione nella normativa italiana
6) cenni sul gap salariale e strumenti per contrastarlo
7) la comunicazione efficace quale strumento di mainstreaming

Sviluppo di modelli e strumenti di trasferimento di competenze tra over 45 e junior

Il corso permette di sviluppare in azienda una serie di metodi formativi e politiche di age management per facilitare il trasferimento delle competenze e di saperi  tra i lavoratori maturi e professionalizzati ed i lavoratori junior. Il corso si avvia a partire da una diagnosi dei fabbisogni professionali dei lavoratori over 45 al fine di migliorarne le prospettive occupazionali. Quindi il corso intende  fornire alle imprese strumenti per valorizzare l’integrazione
dei lavoratori anziani e migliorarne l‚Äôoccupabilit?†.

1) Il trasferimento di apprendimento intergenerazionale di saperi e competenze: sviluppo di un progetto di affiancamento tra vecchi e giovani e di incentivi volti ad accrescere la motivazione dei lavoratori over 45.
2) L'analisi di modelli di “tutoring” e di “mentoring” interno per supportare il trasferimento di conoscenze tra lavoratori anziani e giovani.
3) Attivazione di metodologie e tecniche di analisi, di emersione e assessment delle competenze, finalizzate al consolidamento di identit?† professionali e di ruolo¬† dei lavoratori over 45.

Management della gestione del trasporto delle merci pericolose

Il corso intende fornire le conoscenze di base per effettuare il trasporto delle sostanze pericolose e il loro monitoraggio sui diversi vettori (strada, ferrovia, mare).-
Le sostanze pericolose rappresentano una quota significativa del trasporto merci e il problema del loro controllo assume un carattere prioritario, per la rilevanza dei rischi che vi si possono associare, oltre che per il crescente impatto sulla congestione del traffico e sui danni che eventuali incidenti possono arrecare alle persone, alla viabilit?† e sull‚Äôambiente.
Il corso intende fornire strumenti per:
- programmare e pianificare i trasporti delle merci   pericolose
- minimizzare il rischio del verificarsi di incidenti
- garantire in caso di incidenti interventi efficaci e d efficienti

Trasporto stradale: 1) Elementi di normativa ADR 2) Classi di merci pericolose3) Classificazione di sostanze miscele e soluzioni, criteri per l‚Äôassegnazione del numero ONU e del gruppo di imballaggio e le relative novit?† introdotte con l‚ÄôADR 2009 4)I numeri ONU, le rubriche singole e collettive 5) Il grado di pericolosit?† 6) Il controllo della presenza di materiali incompatibili 7) Il danno conseguente ad un eventuale incidente 8) la gestione logistica avanzata 9) elementi di guida sicura e di applicazioni a bordo di ausilio alla sicurezza della guida 10) la gestione delle emergenze
Trasporto ferroviario:
1) il regolamento RID2) modalit?† e specifiche
Trasporto marittimo
: 1) il regolamento IMO (International Marittime Organization) 2) la Convenzione SOLAS (Convenzione 3) la   Convenzione MARPOL (Marine Pollution) 4) Le disposizioni per il trasporto via mare delle merci pericolose nel Codice marittimo internazionale delle merci pericolose (IMDG Code) 5)le prescrizioni per la classificazione 6) le forme di contenimento (imballi, tank container…), 7) le segnalazioni di pericolo (etichette, documenti) 8)lo stivaggio delle merci pericolose